domenica 17 luglio 2016

A. TESTONI OPENING ROMA!

a.testoni - Boutique Uomo Roma

Dopo il successo dell’apertura della prima boutique per la donna, apre a Roma il nuovo negozio A.Testoni totalmente dedicato all’uomo.
Situato in Via Borgognona 21, dinamica e sempre più interessante via dello shopping di lusso della capitale, la boutique ha aperto ufficialmente il giorno 11 Luglio 2016.
Il New Concept si caratterizza per l’utilizzo di materiali e colori brillanti che rendono il prodotto assoluto protagonista. Nel fondale grigio cemento si accendono punti di colore intenso che guidano il visitatore alla scoperta del negozio, così come il metacrilato trasparente delle pareti accentua l’eleganza e la contemporaneità dei prodotti che sembrano fluttuare nello spazio. Il marmo Bianco Dolomiti abbinato all’acciaio satinato sottolinea l’impronta maschile del nuovo store, mentre velluti morbidi e sete cangianti rendono l’atmosfera intima e rilassata.
Questo nuovo progetto vuole confermare il successo della linea maschile, cuore del brand Bolognese, rafforzando l’identità e lo stile firmati A.Testoni.
 
a.testoni - Vetrina Boutique Uomo Romaa.testoni - Boutique Uomo Roma - Internoa.testoni - Interno Boutique Uomo Roma

Galleria Carla Sozzani: David Seidner

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In occasione dei 25 anni di 10 Corso Como, la Galleria Carla Sozzani presenta per la prima volta in Italia una mostra inedita di David Seidner, uno dei massimi esponenti della fotografia di moda degli anni ‘80 e ‘90.
La mostra, in collaborazione con l’International Center of Photography di New York, prevede un corpus di cinquanta fotografie che ripercorrono la sua ricerca fotografica in oscillazione continua tra la moda, il ritratto e la storia dell’arte.
Nato a Los Angeles nel 1957, a diciassette anni si trasferisce a Parigi per lavorare come fotografo e in breve tempo le sue foto sono pubblicate dalle piùimportanti riviste. Le sue collaborazioni con il mondo della moda iniziano a diventare sempre più fertili e le sue immagini presto documentano couturiers come Azzedine Alaïa, Chanel, Mme Grès, Jean Patou, Ungaro e Valentino. Nel 1980 lavora su esclusiva per Yves Saint Laurent per due anni.
David Seidner è scomparso prematuramente nel 1999 a soli quaranta due anni, lasciando una serie di opere che testimoniano la sua personale ricerca sulla fotografia e la storia dell’arte, dove cercava di apportare quella che considerava la propria “prospettiva filosofica”.
"Ciò che più mi interessa è evocare lo spirito della pittura attraverso la piega di un tessuto, la posizione di una mano, la qualità della luce sulla pelle".
Le immagini di Seidner sono ricomposizioni costruite con abilità attraverso riflessioni in frammenti di specchio o sovrapposizioni, collage, esposizioni multiple, manipolazione diretta delle stampe, utilizzo di luci dinamiche e flash.
La musica di John Cage, il compositore della musica aleatoria e della “sinfonia dei cambiamenti” ispira molta della sua ricercaestetica. Nel 1977,mentre lo fotografa per il Los Angeles Times, cerca di correggere la distorsione del teleobiettivo, e così riprendeJohn Cage dall’alto con cinque diversi scatti di sezioni del corpo. Inizia da quel momento a riprendere i suoi soggetti con scatti congiunti che poi ricompone nella figura intera.
Nel 1986 per il Musée de la Mode di Parigi fotografa i piccoli manichini di fil di ferro vestiti con mini abiti su misura dai grandi couturiers dell’epoca: Balenciaga, Jacques Fath, Lucien Lelong, Elsa Schiaparelli e Pierre Balmain creati nel dopo guerra per promuovere negli Stati Uniti la moda francese. Seidner li ritrae in set poveri, semi - abbandonati quasi per ricreare l’eco degli edifici bombardati e della guerra.
Le sue immagini sono apparse sulle riviste come Vogue (Italia, Francia, America), Harper's Bazaar, Harper's & Queen, The New York Times Magazine, Vanity Fair, e hanno influenzato la fotografia di moda per un intero decennio.
Un profondo interesse per il passato, la storia dell’arte e il ritratto lo avvicina allo studio dei ritratti dipinti a olio del pittore John Singer Sargent. Negli anni Novanta, inizialmente per un servizio su Vanity Fair, Seidner rintraccia i discendenti dei soggetti dipinti da Sargent, soprattutto aristocratici inglesi e americani, e li ritrae nei sontuosi costumi dei loro antenati.
Con la serie dei ritratti di Sargent, David Seidner unisce le tecniche della fotografia contemporanea a colori con le caratteristiche convenzionali dei ritratti dipinti di fine Ottocento.
Per la rivista americana “Bomb”, come redattore scrive tra il 1990 e il 1993 molte conversazioni avute con artisti tra cui Richard Serra, Sonia Delaunay, Duane Michaels e Jane Heighstein. Documenta gli studi d’artista e i ritratti ad artisti come Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e John Baldessari come parte rilevante nella sua ricerca.
Numerose le pubblicazioni tra cui Le theatre de la Mode: Fashion Dolls (1990); Lisa Fossangrives: Three Decades of Classic Fashion Photography (1996); The Face of Contemporary Art, (1998).
Le sue opere sono state esposte in varie istituzioni museali tra cui laNation al Portrait Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Whitney Museum di New York. Nel 2008 la Fondation Pierre Bergé - Yves Saint Laurent gli ha dedicato una mostra personale.
Il suo lavoro Paris Fashions, 1945 è stato presentato a ll’ICP, International Center of Photographydi New York nel 2009.
 
David Seidner in collaborazione con ICP, International Center of Photography, New York
Galleria Carla Sozzani
In mostra da domenica 4 settembre a martedì 1 novembre 2016
Tutti i giorni, 10.30 – 19.30
Mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00

sabato 16 luglio 2016

WOOLRICH JOHN RICH & BROS. ADV F/W 2016 - THE WOOLRICH MILL BY JACKIE NICKERSON

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Woolrich John Rich & Bros. brand americano di nascita, ha saputo fare della tradizione, dell’adattabilità e dell’esplorazione i suoi valori fondanti, mantenendo allo stesso tempo un profondo legame con l’innovazione. Questi valori sono punti cardine sia della filosofia e dei prodotti Woolrich, sia delle persone che in questi anni hanno scelto i suoi capi. La fotografia viene vissuta come una delle molteplici strade da poter intraprendere per entrare in contatto con mondi e principi diversi; nel corso degli anni Woolrich John Rich & Bros ha fatto della scelta di lavorare con fotografi d’arte la sua scelta stilistica: Larry Fink, Bill Owens, Bernard Plossu, Tina Itkonen, Masao Yamamoto, Broomberg & Chanarin e Paolo Ventura sono molti gli artisti che nel corso degli anni hanno interpretato con la loro sensibilità e il loro occhio il viaggio di Woolrich attraverso continenti, luoghi, immagini, creando un percorso magico e nascosto.
 
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Per la campagna Fall/Winter 2016 Woolrich ha collaborato con la fotografa concettuale Jackie Nickerson per il progetto Roadtrip, attraverso un viaggio alla volta dello storico Woolen Mill in Pennsylvania, pensato per celebrare le origini del marchio e svelare il nuovo capitolo della sua storia. È difficile separare tempo, spazio e creatività ed è per questo che Woolrich ha scelto di tornare al Mill in Pennsylvania, lì dove tutto ha avuto inizio nel 1830. Woolrich John rich & Bros ha saputo mantenere e preservare la filosofia originaria del marchio che, con 186 anni di storia, rappresenta la più antica azienda outdoor americana, allo stesso tempo ancorando la sua eccellenza nell’outerwear nella contemporaneità e nella ricerca. È nel contempo uno stabilimento lavorativo funzionante e un museo vivente che documenta la ricca storia del brand e le sua tradizione nelle lavorazioni manifatturiere. 
 
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La storia del Mill è un continuum tra l’anima dello stabilimento e l’ambiente circostante. L’interazione tra i boschi, le riserve d’acqua e la comunità sono un modello esemplare di relazione equilibrata tra produzione industriale e natura, manufatto e uomo. Questa armonia si riflette nei prodotti realizzati dal brand, che dialogano tra loro con la stessa fluidità con cui chi li indossa fa con l’ambiente che lo circonda, ovunque viva o lavori.
Attraverso la sua fotografia Jackie Nickerson vuole restituire la sua visione di quel processo di costruzione e ricostruzione di identità, che si basa sul ​lavoro​ e le relazioni tra gli individui, le comunità e l’ambiente che li circonda. Questi temi convergono nella sua produzione e restituiscono un mosaico fluido e articolato che mette in scena le dinamiche dell’esistenza. Per la campagna Fall/Winter 2016, Nickerson ha saputo trovare il perfetto equilibrio tra documentazione, ambiente e fashion. Gli elementi del Mill che compaiono sullo sfondo sono protagonisti delle foto in egual misura alle persone e ai capi che appaiono in primo piano, a celebrazione del processo di trasformazione e d’identità, del prodotto finale e dell’ambiente unico che ne è all’origine.
 
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venerdì 15 luglio 2016

MARNI CAMPAGNA PUBBLICITARIA AUTUNNO/INVERNO 2016-17

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Immerse nelle atmosfere soffuse di un’antica dimora, cinque figure eteree e allo stesso tempo vibranti incarnano la complessità della donna Marni.
Sospesa in un limbo temporale in cui il realismo è esplorato con delicatezza e discrezione, la collezione Marni Autunno/Inverno 2016-17 propone una nuova interpretazione del romanticismo, integrandosi in un ambiente suggestivo caratterizzato da un decadente e affascinante abbandono.
 
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TRICOT CHIC F/W 2016

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Tricot Chic è un progetto d’alta gamma che trova sostegno in un nuovo capitolo della sua evoluzione, incentrato sul riposizionamento del brand con lo sviluppo della rete vendita in Italia e un upgrading di quella internazionale con il focus sui mercati del Nord Europa e di Russia, Giappone e Stati Uniti.
L’abbinamento tra filati pregiati quali mohair e cachemire e soffici pellicce avvolge il corpo in un abbraccio caldo e confortevole, rassicurante.
Per la collezione AI 16/17 Tricot Chic ha scelto 5 tematiche a interpretare differenti stili di vita e di gusto: INTRECCIO, DAILY BLACK&BEIGE, LINGERIE, BRITISH VINTAGE, DANDY.
 
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Si passa da INTRECCIO, con le classiche lavorazioni a treccia reinterpretate con effetti tridimensionali evidenziati dall’utilizzo di tecniche innovative in un mix di filati ipertecnologici e inserti in pelliccia, a DAILY BLACK&BEIGE, dove l’ispirazione del team creativo si è rivolta al fatato mondo del grande Nord con i suoi alberi sbiancati dal gelo di muschi e licheni, in un’armonia giocata su sfumature tenui e volumi contrastanti. In LINGERIE stupefacenti intarsi di seta plissè e pizzi sui toni del rosa e del nero riportano la mente al mondo dell’alta moda, mentre BRITISH VINTAGE ci riconsegna ai mercatini vintage londinesi con mix di maglie in lana grossa e paillettes sapientemente abbinati a inserti in pellicce multicolor. A completare la collezione AI 16/17 DANDY, il mondo maschile reintrerpretato in una versione femminile carica di fascino e mistero.
TCEXENCE è la capsule collection che Tricot Chic presenta con la collezione AI 16/17.
Un gioco di intrecci e lavorazioni pregiate tra materiali preziosi, inserti in pelliccia dai colori fluo, fili di cachemire tweed dalle tinte forti e di grande impatto visivo. Ambiziose scelte stilistiche che riportano alla Street Art più raffinata.
L’azienda Tricot Chic, nata nel 1972, si è da subito imposta nel mondo del knitwear di alto standard come un brand con una forte identità caratterizzata dalla lavorazione innovativa della maglieria abbinata a tessuti particolari, pizzi e pellicce. Un’attenzione particolare è sempre andata ai materiali di altissima qualità e alla sapiente lavorazione artigianale.

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