martedì 28 luglio 2015

BEIJING DESIGN WEEK | 23 SETEEMBRE - 7 OTTOBRE 2015 | GUEST CITY DUBAI‏

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Launched with a pilot effort in 2009, Beijing Design Week (BJDW) is co-hosted by the, to nurture a culture of design in a Chinese context. With seven key sections  BJDW features hundreds of international exhibitions, public events and trading platforms as the leading design event in the PRC. While offering an expansive overview of China's transforming design landscape, it serves as a laboratory for innovative perspectives that, from industry to academia, inspire and shape contemporary design discourse and practice.

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International actions started in 2011 with the City of Milan, resulting in BJDW yearly presence at its globally-attended Salone, and continue to date with an ever expanding city-and-country network of partners including Holland, Seoul, Tokyo, Dubai, Copenhagen, Australia, and most recently Venice launched with the 2014 Architecture Biennale. An official collateral event to the international showcase, the exhibition Across Chinese Cities-Beijing hosted in the Tese of the Arsenale and curated by BJDW’s Creative Director Beatrice Leanza and architect Michele Brunello, was an investigation into the Chinese capital's spatial transformations with an explorative focus on its historical district
Dashilar. BJDW will renew its presence in Venice over the next two years and the 2016 Architecture Biennale, strengthening its role as an active content producer and promoter of China’s evolving intellectual and cultural landscape.

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Beijing Design Week Organizing Committee and Dubai Design Week jointly announce Dubai’s presence at BJDW as its Guest City for the upcoming 2015 edition, to be held from September 23 until October 7 in the Chinese capital. Beijing Design Week will then feature as a guest international design week at the inaugural Dubai Design Week in October, an annual citywide event placing Dubai on the map as an emerging design capital of the world.

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London, Milan, Amsterdam and Barcelona have each taken up this stage in the past four years with a diverse array of offerings inclusive of exhibitions and discursive events informing educational programs and cultural activities, economic forums and commercial platforms catered to generate long-lasting scenarios of cooperation between cities.

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BJDW Creative Director Beatrice Leanzacomments ‘’The appointment of Dubai as the 2015 Guest City resonates across a wider set of actions BJDW has undertaken to strengthen productive relations within the Asia region and encourage dialogue among its vibrant and diverse design cultures.’’
In recognition of Dubai’s ambition to build upon its existing positioning as a global hub and transform itself into a world capital of culture and design, Beijing celebrates the city’s growing reputation as a meeting point in the Middle East for the international art and design communities, further reinforced by the launch of the first Dubai Design Week in late October 2015.

BEATRICE LEANZA
An independent curator and critic based in Beijing since 2002, she earned an MA in Asian studies from CA’Foscari University (Venice) specializing in the history of Asian art with a dissertation thesis on contemporary art in China. She has acted as managing director and curator of CAAW (China Art Archives and Warehouse, Beijing), the historical alternative art space founded by artist Ai Weiwei in the end of the 1990s, from 2002 until late 2005. Whereafter she founded the creative studio and research practice BAO Atelier, a unique China-based think-tank fostering encounters across the visual arts, design and architecture, active across Europe and Asia, while serving as co-founding director of the experimental festival Borderline Moving Images (Beijing, 2006/07). She has curated, contributed to and organized a variety of exhibitions and cultural projects in both China and Europe, among which events during the Venice Art Biennale, Shanghai Biennale, Shenzhen Biennale of Architecture and Urbanism, Milan Design Week, Beijing Design Week and participated as invited curator to research initiatives in Paris (YCI – FIAC & Fondation d'entreprise Ricard, 2006), Gwangju, Korea (The Global Institute, 7th Gwangju Biennal, 2008) and Tokyo (Tokyo Wonder Site, 2009), among others. Her projects and critical writing have appeared in international publications such as Artforum, Domus, Disegno magazine, Frieze, Abitare, Flash Art Intl’, Wallpaper, Kaleidoscope Asia, Art Asia Pacific, Surface Asia, Guardian.co.uk, Art In America, Yishu Journal of Contemporary Chinese Art, etc., as well as in the Italian press (24 Magazine/Il Sole 24 ore, Abitare, Il Corriere della Sera, L’Espresso, among others); she is regularly contributing to art catalogues and publications about art and design from the East Asian region. She was a curator of 'Across Chinese Cities: Beijing', an official collateral event of the 2014 International Architecture Exhibition, La Biennale di Venezia.

lunedì 27 luglio 2015

Rita Ora in Marni

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Lo scorso 19 Luglio a Londra Rita Ora indossava top e pantalone in denim della collezione MARNI RESORT 2016, in occasione delle audizioni per il programma televisivo X-FACTOR.

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domenica 26 luglio 2015

Italia Independent presenta la nuova campagna ADV F/W 2015-2016

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Al sodalizio tra Independent Ideas e Pierpaolo Ferrari viene affidato, ancora una volta, il racconto della collezione eyewear Italia Independent; la Campagna A/I 2015-2016 parla questa volta di un futuro immaginario, dominato da quei temi che, da anni, fanno parte del dna del Brand, fin dalle origini focalizzato sulla ricerca tecnologica, materica e sui trattamenti. 


Pierpaolo Ferrari, artista di fama internazionale, insieme ad Alberto Zanetti, hanno inserito i prodotti all’interno di quadri irriverenti, ironici e originali, caratteristiche che da sempre accompagnano le loro creazioni. Tradizione e innovazione, concetti insiti nel dna di Italia Independent, sono gli elementi di fondo su cui si stagliano i prodotti, calati in uno spazio surreale e futuristico dominato da colori finemente accostati, dal bianco al nero, dal blu all’argento. L’eleganza senza tempo delle forme si fonde con la sperimentazione sui materiali e sui contrasti materici. 

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Giovanni Accongiagioco, Co-Fondatore e Managing Director di Italia Independent: “Il futuro è sempre stato nel mirino di Italia Independent: siamo arrivati sul mercato proponendoci come un’azienda protesa all’innovazione, non solo sul versante dei prodotti, ma anche sul modello di distribuzione e dei servizi ad alto valore aggiunto offerti ai nostri clienti globali; da tempo dialoghiamo con alcune delle più prestigiose realtà multinazionali operanti in settori diversi dal nostro, con cui abbiamo sviluppato collaborazioni trasversali, e abbiamo introdotto da alcuni mesi una famiglia che si propone di ridisegnare il settore dell’occhialeria. La campagna di questa stagione punta a sottolineare questo concetto, la nostra visione del business, raccontandola per immagini intrise dei valori cui siamo più legati”. 

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Un universo lineare ed essenziale in cui emerge la vera protagonista degli scatti, la collezione A/I di Italia Independent, che per questa stagione propone una serie di interessanti novità e tante forme nuove, sia sul vista, vero focus della collezione, che sul sole.
Per I•I, la nuova famiglia fashion e tecnologica, si è scelto di continuare con il concept creativo che propone volti come tele, su cui vengono trasferite magicamente le texture delle montature realizzate in stampa digitale ad alta risoluzione, uno degli elementi più innovativi di questo prodotto. Il risultato è una serie di immagini a metà tra realtà e finzione, dichiaratamente pop, delle quali si apprezza il lavoro profondo svolto nelle fasi successive alla produzione fotografica.
La direzione artistica della campagna A/I 2015-2016 è stata curata da Independent Ideas, l’agenzia creativa e di comunicazione guidata da valori di indipendenza, contaminazione, cross-medialità e design Made in Italy di Italia Independent Group, fondata da Lapo Elkann e Alberto Fusignani nel 2007. Punto di riferimento per aziende e brand alla ricerca di un approccio creativo contemporaneo, Independent Ideas, lavora con un network internazionale di partner creativi allo sviluppo di progetti di comunicazione integrata: branding, design, advertising strategies, campagne, digital activities, video productions, eventi e PR.
Lo spazio è il tema scelto per la nuova Campagna di Italia Independent, curata da Independent Ideas. La nuova collezione viene presentata in un contesto avveniristico, esplorando il mondo grafico e cromatico dell’immaginario spaziale. Un codice visivo che si sposa con l’innovazione e l’eleganza dei trattamenti e degli inserti materici applicati sui prodotti della collezione. Un nuovo capitolo del percorso di comunicazione del brand, sempre alla ricerca di nuovi contesti e tendenze stilistiche, per continuare ad essere unici e distintivi agli occhi dei nostri clienti e consumatori”. Così Alberto Fusignani, Amministratore Delegato di Independent Ideas”. 

Pierpaolo Ferrari, nato e cresciuto a Milano, città in cui coltiva la sua passione per l’arte e la fotografia, si divide tra la sua città d’origine e New York per seguire i molteplici progetti che lo vedono coinvolto. Dal 1994 si specializza nella fotografia pubblicitaria e collabora con importanti agenzie quali BBDO o Saatchi & Saatchi e firma campagne per Nike, Audi, Mercedes, Campari, BMW, Sony e Heineken. Nel 2006 realizza con Federico Pepe “Le Dictateur”, un magazine di arte e lusso che pubblica le opere di artisti e fotografi di tutto il mondo. Da oltre 3 anni, collabora con l’artista Maurizio Cattelan al progetto “Toilet Paper”, una rivista semestrale di fotografia dal carattere creativo e irriverente.
Per dare il giusto rilievo ai materiali ricercati e all’innovazione dei trattamenti della nuova collezione Italia Independent, il tema dello spazio si è rivelato ideale. L’ambientazione futuristica e la versatilità del prodotto hanno permesso a me e ad Alberto Zanetti di esplorare nuovi territori, o meglio, nuovi universi visivi". Spiega Pierpaolo Ferrari. 

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ANTONINI Milano apre un nuovo flagship, all’Isola Bella sul Lago Maggiore

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Continua il piano di aperture di ANTONINI, azienda di alta gioielleria fondata a Milano nel 1919, con un nuovo monomarca situato nella splendida cornice dell’Isola Bella sul Lago Maggiore, a partire dal 27 luglio 2015.
La boutique caratterizzata da una grande vetrina che si affaccia sulla pittoresca Via del Fornello, il “look and feel” della boutique curato dall’arch. Mirko Pancaldi sviluppa il concept presentato per il flagship di Mosca che intende valorizzare l’heritage centenario dell’azienda ma anche i tratti distintivi di esplorazione ed esclusività che contraddistinguono il marchio guidato dalla direzione creativa di Sergio Antonini. La riproduzione a parete a tutta altezza di una incisione settecentesca di Marcantonio del Re che raffigura l’Isola Bella, i mobili e le teche in ferro naturale dai dettagli in ottone realizzati da artigiani italiani, sottolineano il legame con la tradizione, mentre il banco/display di vendita ispirato ai volumi scultorei di Richard Serra rimandano alla ricerca artistica propria dei gioielli Antonini.

Un luogo affascinante che vanta un mix sorprendente di storia, arte e natura, Isola Bella nasce come piccolo villaggio di pescatori sul quale viene svolta in tempi recenti una sapiente opera di recupero architettonico e valorizzazione di contenuto. Nasce così Via del Fornello lungo la quale, fra scorci colorati e affacci suggestivi, vengono aperte delle piccole boutique che propongono prodotti ricercati, dall’abbigliamento al gourmet gastronomico, per regalare al visitatore un’esperienza d’eccezione. Di contorno la grandezza del barocco Palazzo Borromeo e i rigogliosi giardini in stile italiano entrambi
costruiti nel 1644. Gli interni del palazzo offrono una sorprendente collezione di dipinti, mobili d’epoca originali e arazzi. Il giardino barocco, famoso per le fioriture da marzo ad ottobre, stupisce gli ospiti in una sequenza di terrazze, statue, fontane, giochi d'acqua e prospettive architettoniche.

Le collezioni Antonini sono caratterizzate dalla ricerca e dalla passione per il design innovativo che contraddistingue i suoi gioielli, tutti interamente realizzati in Italia, proprio a Milano capitale della moda e del design, con lavorazione artigianale, sinonimo di estrema qualità. Antonini nasce a Milano nel 1919, prestigiosa azienda di diamanti e pietre preziose, e diventa immediatamente un "must have" della sofisticata aristocrazia milanese e italiana, riconosciuto nel tempo come marchio storico di alta gioielleria. Nel 1989 subentra la terza generazione nell’azienda di famiglia: Sergio Antonini che studia
design al Politecnico di Milano e poi gemmologia a New York presso l’Istituto Gemmologico d’America, progetta una nuova linea di gioielli di fascia alta, reinterpretando la tradizione con nuovi disegni. Nel 1996 Antonini vince il "Diamond International Award", il più famoso premio nell’industria orafa. Nel 2009 il marchio viene rilevato da Milano 1919 srl, di proprietà della famiglia Borromeo, che intraprende un percorso di rilancio dell'azienda trasformando una società a gestione familiare in una struttura organizzata, pronta ad affrontare le sfide globali del settore dei gioielli.
Sergio Antonini continua ad interpretare la storia del marchio, in qualità di Direttore Creativo.

venerdì 24 luglio 2015

Pensieri notturni tra moda e storia dell’arte…

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Anche stasera faccio lavoro di ricerca, come quasi tutte le sere. Collezioni su collezioni. New York,  Londra, Milano, Parigi, Berlino… e poi nuovamente New York e si riparte col giro. Collezioni Spring Summer, Fall Winter, tutte anticipate dalle Pre, dalle Capsule... e poi Haute Couture, Alta Moda, Alta Roma... Insomma, in tutto questo circo dovremmo vedere la moda del futuro più  o meno prossimo (di circa sei mesi) ma nella maggior parte dei casi vediamo un non so ché  di futuro... nel passato. Non è  chiaro neppure a me cosa si intenda per "novità" o cosa debba essere una novità. Non credo sia facile inventare qualcosa di nuovo. E poi ci sarà  ancora qualcosa da inventare? Boh.
Quello che indubbiamente interessa a me è  il lavoro ben fatto. Un lavoro curato, sia nei tagli sia nella scelta dei tessuti. Lavorazioni, cuciture... tutto fatto da mani sapienti e non improvvisate. Credo nelle collezioni che hanno una vera anima, uno studio e una ricerca che hanno portato alla loro creazione. Credo negli stilisti che amano viaggiare, stilisti che ci mostrano altre culture e tradizioni. In fondo il costume non è  storia? Non è  cultura? Non è  tradizione? Ecco credo che siano questi gli elementi che rendano diversa una collezione. Il resto è  un qualcosa di già  visto. Ed è  terribile quando ad una sfilata provi proprio quella sensazione del "già  visto". Insomma tu sei  lì per vedere qualcosa di originale e invece ti rivedi la collezione della stagione precedente. Non è  piacevole, tende quasi all'imbarazzo. 

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Capita che, soprattutto giovani, mi chiedano consigli e sempre raccomando  loro di viaggiare il più  possibile, di vedere con i loro occhi quello che non hanno mai visto. Anche perché il talento va nutrito in continuazione, va sollecitato e va messo in competizione, altrimenti è destinato a morire. E io ho pure il pallino della Storia dell'arte,  forse perché  in materia sono un emerito ignorante ma sono ben convinto della sua importanza. Beh Mondrian ad esempio è  stato fondamentale per una collezione di Yves Saint Laurent. Spesso Dolce & Gabbana fa palesi riferimento all'arte. E quindi anche questa è sicuramente un aspetto da non tralasciare, anzi da attingere per nuove ispirazioni.

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