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sabato 24 aprile 2021

GIADA F/W 2021


Il potere rigenerante della Natura, la sua aura terapeutica e la bellezza confortante che regala al mondo: GIADA celebra il nostro desiderio di radici profonde che la Natura può offrire, in tempi di difficoltà e cambiamenti.

“Gli alberi sono saldamente piantati nella terra, però i rami e il fogliame si innalzano verso il cielo, in cerca di luce e leggerezza”, spiega il Direttore Creativo Gabriele Colangelo.

Nella collezione GIADA AI21, fa riferimento alle strutture corrugate della corteccia d’albero come se fossero opere d’arte dall’aspetto organico, traducendone i motivi elaborati nei preziosi materiali che sono uno dei tratti distintivi di GIADA.

Le loro superfici —la fluidità sinuosa del cashmere di zibellino; le ricciute doppie lane bouclé; il morbido cashmere yangir; il fresco misto di cashmere e mohair avvolto in strati di organza dégradé; la setosità della pelle plongé —replicano la tattilità rugosa dei tronchi d’albero o la chiarezza grafica della venatura del legno, strizzando l’occhio al lavoro dell’artista di Chicago Ryan Tippery.

Le sue versioni astratte di materiali organici naturali controbilanciati da elementi piatti a blocchi di colore fungono da tela per l’evocativa palette della collezione.

Un vivido color cachi vibra in contrasto con l’intensità dei marroni del legno, sfumandosi lentamente in tonalità più tenui di caramello, burro e banana.

Come sempre con GIADA, la purezza delle linee e le silhouette eleganti nascondono una costruzione sofisticata. I cappotti sono slanciati e allungati, con spalle accentuate per esaltare postura e presenza; la maglieria imita le trame organiche dei tessuti con effetti illusionistici. Le mantelle regolabili con collo a cratere in diverse lunghezze sono un leitmotiv della collezione; indossate su asciutti cappotti da città o su abiti eleganti con gonna plissettata a ruota, aggiungono interesse visivo alle forme limpide, raffinate.

Un dinamico senso di movimento è attivato dai giochi di pieghe che spuntano sul dietro di un trench in pelle, o volteggiano in gonne alla caviglia, aggiungendo femminilità e volume e stemperando leggermente la chiarezza della costruzione.

Dettagli decorativi discreti percorrono tutta la collezione: fiocchi tubolari di pelle e accenti geometrici in metallo diventano cinture, bottoni o cinturini che tengono insieme tuniche o top tricot; gli stessi motivi, ispirati ai nodi del legno di vecchie cortecce d’albero o dalla forma ottagonale portafortuna, riecheggiano nelle chiusure delle borse di forma geometrica o sono tradotti in delicati braccialetti a catena, collane e orecchini.

Gli stivali e le scarpe dalla punta squadrata hanno un solido tacco in legno o cavigliere che sottolineano il fil rouge organico, ispirato alla natura, della collezione.

Femminilità e rigore; natura e sofisticazione; chiarezza e sensualità; espressione e compostezza. Il lessico di GIADA scrive una narrativa complessa, pertinente, perfettamente adatta a trasmettere lo spirito del nostro tempo.


sabato 6 marzo 2021

GABRIELE COLANGELO F/W 2021


La torsione del tessuto, nel linguaggio artistico e visivo di jorge eielson, valica i confini bidimensionali della superficie piana. Con il nodo, come segno ancestrale e linguistico della tensione tra la materia ed il tempo, il movimento si ferma, la tela si fissa.
L’esito di questa riflessione materico-simbolica è il cuore del processo creativo della collezione gabriele colangelo autunno inverno 2021.
Il tessuto, attorcigliato e termicamente stabilizzato, mantiene la memoria del processo meccanico, diventa elastico e flessibile al movimento.
La camicia e la gonna di seta lavanda prendono una superficie duttilmente scultorea; la giacca ed cappotto di lana double, in vibrante blu cobalto e giallo paglierino, si compongono di fasce verticali alternate a velluto stropicciato, annodati in vita dalla cintura che scopre lievemente il corpo.
Il devorè pieghettato, a motivi astratti di satin sovrastampato e sfumato con accenti intensi di arancio, si avvolge su stesso, creando linee sinuose intorno alle spalle dell’abito a sottoveste, indossato su pantalone dritto in lana castagna.
Il twill di viscosa pesante della giacca lunga colore bosco è stretto in vita dalla cintura arrotolata, poi lasciata andare pendente con nappina lunghissima.
Il fili di raffia bianca mescolata a cotone miele creano un fitto reticolo floreale per l’abito a canotta e la gonna a tubo con fondo asimmetrico ed irregolarmente sagomato come una nuova frangia.
Soutache di seta opaca ondeggia frastagliato all’orlo del coat in lana-cachemire double, diventa polso smerlato della camicia di taglio maschile con ampli oblò sotto le braccia, si appoggia sulle spalle pronunciate del cappotto in gabardina
di lana-seta cammello.
La linea, generalmente oversize, si stringe in vita con cinture di catena e tubolari sottili e maxi moschettone dalla superficie organica.
Il gilet è protagonista per il taglio ampio curvilineo del giro manica, in pelle e lana cotta tagliata a vivo.
Sandali con catene e sfere di metallo dorate o nappine di frange si alternano a stivali a tubo stretti alla caviglia da tubolari di pelle.
Le borse sono ampie a fondo ellittico in nappa e a mezza luna in montone colore bruno oppure in pelle morbida arancio.