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martedì 22 luglio 2014

Stella Jean per Beat Of Africa durante AltaRoma

Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (1)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (2)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (3)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (4)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (5)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (6)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (7)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (8)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (9)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (10)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (11)Stella Jean SS2015AltaRoma ITC BeatOfAfrica credit Luca Sorrentino (12)

La designer, insieme alle stiliste Duaba Serwa, Mina Evans e Lisa Folawiyo coinvolte nel progetto Beat Of Africa, ha sfilato con alcune creazioni esclusive uomo e donna. La PE 2015 che Stella Jean presentato in occasione di AltaRomAltaModa è una collezione dal bagaglio antropologico consistente e di respiro cosmopolita, caratterizzata da un perpetuo rincorrersi di trompe-l'œil culturali: i tessuti e gli abbinamenti compongono nuovi paesaggi narrativi, in cui si delinea un’inedita estetica di cui la moda (etica) diventa portavoce.
Realizzati con i tessuti prodotti con telaio a mano in Burkina Faso e con il Bogolan (stoffa di cotone malese, tradizionalmente tinta con fango fermentato), i 10 look presentati per questa Spring/Summer si accompagnano ad una linea di accessori, omaggio alla cultura naïf haitiana.
In un autentico simposio culturale, tra visioni ed espressioni di mondi tra loro solo in apparenza lontani e in contrapposizione, i bijoux, realizzati ad Haiti, e le borse, in tessuto Burkina e Bogolan e assemblate in Kenya, delineano i caratteri di uno styling incentrato sull’importanza e la ricchezza intrinseca della produzione artigianale dei singoli popoli, per un sincretismo estemporaneo che converge in una collezione pioniera di una contro colonizzazione storico-culturale necessaria.

domenica 13 luglio 2014

IED Roma presenta: Cycles. What goes around, comes around.

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In una sublime operazione di osmosi con la città, l’Istituto Europeo di Design di Roma porta la moda dei suoi giovani talenti in strada.
Una sfilata, abbinata a una performance tutta declinata sul tema della ciclicità.
Un evento che trasformerà martedì 15 luglio > ore 22  via Branca, dove ha sede la scuola di Moda dello IED, in una location d’eccezione dove una passerella ospiterà abiti, accessori e gioielli unitamente a spettacolari esibizioni acrobatiche.
Due gigantesche ruote affiancheranno e si alterneranno alle modelle in un fluire di forme, colori e movimento evidenziando come la creatività più giovane non possa prescindere da un elemento di giocosità. E in questo caso la giocosità vuole esprimere un concetto caro ai designer emergenti: non solo la moda, ma la società nella sua completezza è frutto di un divenire, di un progresso che affonda le proprie origini in ciò che è stato, in un percorso che non prescinde dal passato, ma che è orientato alla ricerca e alla sperimentazione di forme e stili innovativi.
«Mai come in questo momento - dichiara Antonio Venece, Direttore IED Roma - si sente la necessità di un rinnovamento nella creatività della moda, rinnovamento che non sia solo generazionale ma che sappia fare tesoro della forza del nostro passato e la circolarità del “what goes around comes around” vuole proprio essere un monito a far tesoro di quel saper fare e di quella creatività tutte italiane, proiettandole verso uno scenario globale e attento a precorrere e anticipare quello che il futuro ci chiede».
«La creatività dei più giovani - aggiunge Mara De Longis, che coordina l’area Moda della sede romana - si esprime qui in un compendio di abiti, accessori, gioielli con prospettive differenti, in cui il glamour si alterna con lo sportswear, le trasparenze da gran sera si susseguono ai cappotti, la ricerca dei materiali e delle forme rende innovativi scarpe, borse e gioielli. Assistiamo alla visione che le nuove leve hanno di una moda che sappia essere non solo attuale ma futuribile».
Una ruota fantasmagorica che celebra i talenti più giovani e li conduce verso i nuovi orizzonti della sperimentazione e della produttività di successo.