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giovedì 26 aprile 2018

In occasione della Milano Design Week 2018, Ceramica Globo ha aperto le porte del suo showroom milanese

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In occasione della Milano Design Week 2018, Ceramica Globo ha aperto le porte del suo showroom milanese, rinnovato con grande attenzione ai dettagli per dare ancora più risalto alle collezioni e per migliorare il dialogo con gli architetti e rinnovato negli spazi e negli allestimenti per offrire al pubblico un luogo più fruibile e funzionale.

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Obiettivo del restyling è enfatizzare ancora di più la vocazione multifunzionale dello spazio espositivo, che si conferma essere un punto di riferimento per architetti, designer, addetti ai lavori e consumatori finali, che possono scoprire la competenza di Globo attraverso i prodotti, disponibili in moltissime combinazioni di modelli, colori e finiture.

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Al piano terra si viene accolti dal colore. A catalizzare l’attenzione è infatti la parete espositiva in lamiera stirata che ospita la collezione dei nuovi lavabi T-Edge nelle tonalità di Bagno di Colore e che richiama la facciata della sede aziendale, realizzata in corten.
Attraverso una scala, scendiamo al piano interrato, caratterizzato da suggestive volte in mattoni a vista, dove è invece il bianco dei lavabi e dei sanitari installati a centro alla stanza a farla da padrone, in uno scenario quasi museale. Il nuovo sistema di espositori, più leggeri e lineari, da ancora più spazio al prodotto, senza tuttavia scomparire del tutto.

Lo showroom
Inaugurato nel 2012, la sede milanese dell’azienda si trova nel cuore della città, a pochi passi da Piazza San Babila, all’interno di Palazzo Rasini in Corso Monforte. Contenitore multifunzionale in cui vivere e scoprire l’esperienza di Ceramica Globo, lo showroom vuole comunicare la vocazione dell’azienda a innovare, a rinnovarsi sull’onda delle idee e dei progetti, resi accessibili a tutti.
Oltre che essere una “vetrina” dei propri prodotti, lo showroom di Globo è anche una location per eventi e mostre temporanee, un punto di incontro e formazione per tavole rotonde, seminari e consulenze tecnico-progettuali.

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mercoledì 11 aprile 2018

DANESE MILANO - VILLA DANESE VIA CANOVA 34 17-22 APRILE

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La direzione artistica di Ron Gilad per Danese Milano inaugurata lo scorso anno con una collezione di oggetti per la casa e l’ufficio continua e si estende nel 2018 declinando in chiave contemporanea l’identità di questa storica azienda. La carica poetica, il gioco linguistico, la raffinatezza dei materiali esprimono lo spirito del tempo con forme e intuizioni. Ron Gilad ha interpretato la volontà di Danese Milano di consolidare il suo catalogo nel settore del contract aumentando la versatilità dei nuovi prodotti e la loro applicazione in diversi contesti d’uso.
I progetti del 2018 sono punteggiature per interni, oggetti vitali e ironici, protesi analogiche che sprigionano umanità, qualità e servizio ma soprattutto traducono l’osservazione della realtà con la risposta a un bisogno solo apparentemente residuale. Per affrontare questa sfida Gilad ha invitato Michele De Lucchi e Richard Hutten che con lui condividono una straordinaria capacità di sintesi tra mondi. I tre autori infatti si muovono liberamente tra industria e sperimentazione visiva, grande serie e piccola produzione. Sono designer che nell’atto del progettare assecondano un’interazione con l’utente all’insegna della gioia, dell’ironia, dell’intelligenza e della qualità. Tra le novità del 2018 anche una lampada (Ina - 2007) disegnata da Carlotta de Bevilacqua che aggiunge un progetto intimo e tecnologico dove la luce è strumento, funzione e personalità.
Nei giorni del Salone del Mobile, negli spazi di Villa Danese, quartier generale di Danese Milano, Ron Gilad allestisce una mostra che racconta il processo creativo che ha generato i nuovi prodotti. L’installazione esalta il ruolo della storia passata e recente dell’azienda come punto di partenza per nuovi approdi.

giovedì 22 marzo 2018

BOTTEGA VENETA PRESENTA LA SUA NUOVA HOME COLLECTION DURANTE IL SALONE DEL MOBILE 2018

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Bottega Veneta presenterà la nuova Home Collection ad aprile, durante il Salone del Mobile di Milano, presso la Home Boutique in Via Borgospesso 5, nella cornice di una speciale scenografia ideata dal Direttore Creativo Tomas Maier.
La presentazione includerà mobili e accessori per la casa declinati in nuovi modelli, funzioni, materiali e colori. Tra questi, la collezione di sedute è stata ampliata con nuove famiglie ed estensioni di quelle esistenti, caratterizzate da nuovi dettagli, oltre che colori e materiali. Alcuni pezzi sono stati mostrati in anteprima durante l’inaugurazione della Maison Bottega Veneta in Madison Avenue a New York all’inizio dell’anno. In un concept innovativo denominato The Apartment, all’ultimo piano della Maison, i mobili e gli accessori per la casa di Bottega Veneta sono esposti in modo da rispecchiare uno spazio abitativo, accanto a una selezione di preziose opere d’arte e di libri curata da Maier.
Tra gli highlight della nuova collezione spicca la categoria illuminazione: in particolare tre nuovi modelli di lampadario in bronzo creati in collaborazione con la designer di gioielli Osanna Visconti di Modrone, realizzati ricreando il motivo intrecciato con la tecnica della cera persa. Si tratta della seconda collaborazione tra Maier e Visconti di Modrone, che fa seguito alla serie di tavoli in bronzo presentata nel 2016. Una versione più grande del lampadario è esposta in The Apartment della Maison di New York.
Bottega Veneta ha lanciato la sua prima Home Collection nel 2006. Per il brand è stata una naturale evoluzione dalla creazione di valigeria ed accessori attraverso l’utilizzo degli stessi materiali lussuosi, sensibilità individualistica e meticolosa artigianalità che si esprimono in elementi iconici quali il motivo intrecciato, i morbidi pellami, gli eleganti e funzionali elementi metallici e i magnifici colori.

domenica 11 marzo 2018

Rubelli Casa: Anteprime Salone del Mobile di Milano

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La nuova divisione dell'azienda veneziana presenterà "Cinecittà", la nuova collezione di arredi disegnata da Marco Piva, oltre ad una serie di creazioni di Studio Rubelli.
Qui di seguito potrete scaricare le immagini in alta risoluzione e le didascalie dei prodotti: set di coffee table Greta, Poltrona Loren, Poltrona e pouf Lollo tutti di Marco Piva oltre a uno dei modelli di poltrone disegnati da Studio Rubelli.

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giovedì 1 febbraio 2018

COS annuncia la sua collaborazione con l’artista Phillip K. Smith III durante il Salone del Mobile 2018

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In occasione della nuova edizione del Salone del Mobile di Milano, COS presenterà una grande installazione scultorea realizzata dall’artista americano Phillip K. Smith III, celebrando la sua partecipazione alla manifestazione internazionale per il settimo anno consecutivo, e la sua prima collaborazione con Smith.


L’architettura del Rinascimento italiano, il cielo milanese e la sobria semplicità dell’estetica di COS hanno fornito a Phillip K. Smith III la fonte d’ispirazione per la creazione della scultura architettonica, situata nel cortile cinquecentesco e nel giardino all’inglese di Palazzo Isimbardi, e concepita per offrire ad ogni visitatore un’esperienza individuale attraverso l’interazione tra tempo e luce.

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“Da COS, ci siamo ispirati al modo in cui le installazioni di Phillip K. Smith III interagiscono con l’ambiente naturale circostante, permettendoci di vivere gli spazi in modo nuovo, siano essi deserti o spiagge, e siamo impazienti di vedere l’effetto di quest’opera nel contesto milanese. Sono queste esperienze artistiche a trasformare la nostra percezione del mondo che ci circonda, ad offrirci innumerevoli fonti d’ispirazione per il nostro lavoro”, ha affermato Karin Gustafsson, Creative Director di COS.

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A proposito dell’installazione, Phillip K. Smith III ha dichiarato: “Il mio lavoro si sviluppa come una risposta diretta all’ambiente circostante, tramutandosi in una tela che interagisce sia con il paesaggio urbano che con quello naturale. Sono entusiasta di collaborare con COS alla creazione di questa eccezionale esperienza scultorea che riconfigurerà questo spazio storico. Per ogni visitatore questa esperienza - caratterizzata da elementi spaziali e temporali in continua evoluzione - sarà profondamente personale.”
L’installazione sarà aperta al pubblico dal 17 al 22 aprile 2018, presso lo storico Palazzo Isimbardi.

mercoledì 5 aprile 2017

PINKO COLLABORA CON SERAFINO RUDARI PER IL SALONE DEL MOBILE 2017

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In occasione della cinquantaseiesima edizione del Salone del Mobile, Pinko collabora con l'artista italiano Serafino Rudari.
Rudari, alla continua ricerca di contaminazioni stilistiche, ama esplorare diversi territori che trovano espressione in inedite e nuove applicazioni: dall'interior design alla moda, sino all'estemporaneità di live performance "tra musica e colore".
L'improwisazione è il risultato di concepire l'arte come elemento di condivisione tra l'artista e il suo pubblico nel compimento dell'opera e, la relazione intima tra musica e colore a cui Rudari dà vita, sarà protagonista dell'evento che Pinko ospiterà giovedì, 6 aprile - dalle 18.00 alle 21.00 - presso lo stare di Via Montenapoleone 26.
Per l'evento, Serafino Rudari userà una tela insolita firmata Pinko. Una parete di Love Bag bianche - lt Bag del marchio -farà da sfondo al dipinto che l'artista realizzerà a ritmo di musica.

lunedì 3 aprile 2017

ZARA HOME presenta LA GRANDE ILLUSIONE in occasione del Salone del Mobile

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Quest’anno, in occasione del Salone del Mobile, Zara Home ha invitato l'artista contemporaneo britannico Simon Costin a curare una collaborazione creativa dedicata alla collezione Primavera/Estate 2017. 


Intitolato “LA GRANDE ILLUSIONE”,  il progetto utilizza il monomarca di Milano come piattaforma dove un concept surreale si traduce in display e manichini oversize e scenografie giocose.
 
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Simon Costin è un art director di fama internazionale e uno scenografo rinomato per la natura ambiziosa della sua direzione artistica su sfilate e redazionali. Possiede un grande talento e conosce l’arte magica e inconsueta di far diventare realtà l'impossibile, attingendo ad un universo molto personale e privato. Simon applica questa sua visione alla nuova collezione Primavera/Estate 2017.
 
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Costin ha saputo trovare l’ispirazione in luoghi inaspettati, come le incisioni del XVIII° secolo raffiguranti Arti e Mestieri attraverso personaggi vestiti in abiti da lavoro. Da questo immaginario è nata l'idea di manichini che indossassero prodotti Zara Home come se fossero capi d’abbigliamento.
 
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L’artista ha portato all’estremo l'idea di animare gli oggetti attraverso l’interazione con i modelli. La collezione Zara Home prende vita all’interno di questo universo magico, come in un mondo fiabesco.
 
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Per rafforzare la visione artistica di questa collaborazione, il grande fotografo di moda inglese Tim Walker, uno dei collaboratori più stretti di Costin, ha immortalato il progetto sviluppando sei scatti esclusivi, ognuno dei quali mostra la collezione estiva di Zara Home con la modella Irina Liss. Simon ha chiamato inoltre il creativo Thierry Boutemy, uno dei più stimati fioristi parigini che lavora per il mondo dell’arte, della moda e del cinema.
 
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Nato nel 2003, Zara Home è un marchio dedicato alla produzione di tessuti e arredi per la casa. Specializzato nel design d’interni di ultima generazione, ha fatto molta strada dalla sua creazione a oggi, arrivando a rinnovare costantemente la sua proposta nell’arco dell’anno.

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giovedì 6 ottobre 2016

COSMIT 2016 | laRinascente presenta i designer di domani

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In partnership con SaloneSatellite/Salone del Mobile.Milano, la Rinascente di Milano Piazza Duomo mette in vendita le creazioni di otto giovani talenti promossi dal salonesatellite  2016.
Materiali che scoprono nuove vocazioni, forme che evocano culture straordinarie e lavorazioni sorprendenti. Anche quest’anno i giovani designer, che si sono distinti al Salone Satellite 2016, possono presentare e vendere le loro creazioni in una vetrina autorevole e prestigiosa come il Design Supermarket della Rinascente di piazza Duomo.
Un progetto che vede per il quarto anno consecutivo la partnership tra la Rinascente, da sempre impegnata a dare visibilità ai giovani talenti, e il SaloneSatellite/Salone del Mobile.Milano, l’Istituzione che da quasi vent’anni porta al Salone del Mobile.Milano i più promettenti progettisti under 35 di tutto il mondo.
Con la cura di Marva Griffin il SaloneSatellite di quest’anno ha proposto il tema “Nuovi materiali / Nuovo design - New Materials / New Design”, invitando ad esplorare quanto di più nuovo le scienze dei materiali offrono. Una sfida ambiziosa che mette in gioco creatività e innovazione, pone l’accento sul concetto di sostenibilità e delinea i tratti del design del futuro.
 
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Alcarol ha ritrovato alcuni tronchi abbandonati nel sottobosco delle montagne delle Dolomiti ed ha ricavato tavole preservandone i bordi naturali tramite inglobamento in una speciale resina trasparente simile all’acqua che ha generato la vita dell’albero.
La Trail Console è ricavata da una singola tavola di legno, tagliata in tre parti con una sottilissima lama e successivamente accoppiate in modo che la venatura del legno negli angoli corrisponde perfettamente e sembra un pezzo unico.
Lo Stump Stool nasce anch’esso dal concetto di sezione ambientale ricercato dagli autori. Riempiendo i vuoti con una speciale resina trasparente, Alcarol raggiunge una nuova funzionalità congelando il materiale alla fine del suo primo ciclo e donandogli una nuova vita prima che si dissolva nell’ecosistema.
 
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Animaro è uno studio di design londinese fondato da Matt Gilbert, il cui concept è caratterizzato da aspetti giocosi e continua esplorazione delle proprietà dei materiali. La collezione è composta da oggetti che cambiano forma a seconda dell’utilizzo.
La Puzzle Chair è una seduta costruita con listarelle di legno di betulla ed assemblata senza utilizzare colle o parti metalliche. Grazie alle proprietà del legno, la sedia rimane compatta.
La Crane Lamp, ispirata al movimento del collo delle Gru quando cacciano, è una lampada da tavolo che può essere adattata a seconda delle necessità.

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La collezione Fantasia della designer Iraniana-Americana Shirin Ehya è la celebrazione di due culture. La collezione si ispira alle piastrelle tipiche dell’architettura iraniana, come ad esempio quelle utilizzate per gli edifici di Isfahan, chiamate “Cuerda Seca”, che sono realizzate utilizzando solo sette colori.
Shirin Ehya utilizza linee regolari, geometrie ed elementi persiani che risultano in forme moderne. Il materiale utilizzato è il legno, opacizzato e lavorato a laser. I reticoli sono colorati in blu, azzurro, bianco, nero, giallo, turchese e arancio: i sette colori caratteristici dei monumenti persiani.
 
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Nestor Campos, originario di Granada, Spagna, ispira le sue creazioni ai diversi aspetti della natura. Iungo è un gioco in legno, creato per sviluppare la creatività, l’espressività e l’amore per la Natura nei bambini. Ogni listarella può essere liberamente incastrata alle altre, utilizzando la fantasia.
Il contenitore Hav è ispirato al dinamismo di Kattergatt e Øresund: un mare tra Svezia e Danimarca, freddo e selvaggio, dove la cultura nordica affonda le sue radici.
I vassoi portacandela Eclipse e Bergen sono invece parte della linea “Silhouette”. Eclipse è ispirato alle luci ed ombre che il sole crea quando si nasconde dietro i pianeti, mentre Bergen si ispira agli effetti del sole che tramonta dietro le montagne.
 
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Le sedute presentate da Richa Gujadhur nella collezione Moris (che significa Mauritius in lingua creola) si ispirano a due icone del design quotidiano delle Mauritius: i mobili Rotin fatti a mano e le borse colorate Tanth, entrambi presenti in tutte le boutiques e bazaars mauritani.
I materiali sono comuni (ferro e plastica o corda), le forme semplici (lineari e geometriche) e i colori e le fantasie versatili - le sedute diventano così adattabili ad ambienti differenti.
La struttura è solida e allo stesso tempo visivamente leggera. Ogni seduta è modulabile e può essere combinata con altri pezzi per creare nuove configurazioni, sia da interno che da esterno.
 
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Quid è un progetto che indaga l’antica tecnica del gesso scajola - nota sin dal tempo dei Romani ma non più utilizzata a partire dal 1800. Una mescola di pigmenti, colle naturali e pietra selenite, utilizzata per ricreare le venature marmoree all’interno delle chiese, e per questo motivo anche conosciuta come tecnica del “finto marmo”.
Intrigata da questa sapienza artigianale, in collaborazione con Alessandro Bianchi, Sara Ricciardi ha voluto dare nuovo valore al gesso stesso rendendolo autonomo e non più copia, in quanto il gesso pigmentato ha gradazioni cromatiche e sensazioni materiche che il marmo non possiede.
Così nasce una prima collezione di solidi geometrici intercambiabili e sempre unici. Un gioco sul colore e gli impasti. Il peso specifico è il peso che viene determinato non in base al suo volume ma al materiale da cui è composto.
Sara Ricciardi ha sviluppato una serie di pesi che invitano all’esperienza del materiale stesso. Tutti uguali, diversificano il loro peso solo in base alla loro composizione materica. Pesi di alluminio, rame, ottone, legno, plastica, plexiglass e marmo. Peserà più il marmo,il rame o il plexiglass? Un invito alla scoperta, ad allenarsi con la materia e la sua consistenza.
 
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Lo studio Shinya Yoshida Design, fondato nel 2012 a Chiba, in Giappone, presenta la collezione Tint: una serie di vasi realizzati attraverso tecniche di design automatiche e artigianalità.
La struttura dei vasi, leggera e flessibile come quella delle piante, è generata in modo automatico attraverso un programma per computer, e poi stampata attraverso la tecnica di stampa 3D. In un secondo momento i vasi sono dipinti a mano uno per uno. La texture opaca e i colori accennati rendono questi vasi leggeri, eleganti ed unici allo stesso tempo.
 
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Studio Nito nasce dalla collaborazione di Nil Atalay e Tobias Juretzek nel 2015, designers con backgroud diversi: uno esperienze nel tessile, l’altro nell’arredo. Il risultato è un bilanciamento tra funzione, tecnologia e legami emozionali con gli oggetti. Prediligono come materiali i tessuti proprio perché evocano familiarità ed emozioni.
La sedia Bobina è realizzata con filati e resine, che attorcigliati su uno stampo formano la struttura. Per questo motivo la manufattura è comparabile alla tessitura o alla tecnica utilizzata per realizzare le ceste. Il materiale e la particolare tecnica di lavorazione creano una sensazione di tridimensionalità; le sedie risultano stabili ma allo stesso tempo leggere come i filati.