Ritratti di donna. Tre modelle come numero simbolico per rappresentare alcune delle sfaccettature dell’universo femminile. E’ questo il concetto guida della nuova campagna pubblicitaria La Perla per la stagione Primavera/Estate 2014. Un progetto firmato da un grande nome dell’art direction internazionale come Fabien Baron che insieme ai fotografi Mert Alas e Marcus Piggott è stato scelto per rappresentare la svolta strategica e comunicativa del marchio La Perla.
Il messaggio che vuole trasmettere l’azienda è quello di non proporre un unico stile di femminilità, ma di lasciare piuttosto parlare la personalità delle donne grazie alle diversità di immagine, vissuto e carattere. La campagna scattata da Mert & Marcus si declina in una serie di immagini estremamente intense, dove le creazioni La Perla si fondono con lo stile delle modelle. Grazie alla visione creativa e alle capacità interpretative dei due fotografi, i capi più rappresentativi delle collezioni lingerie e beachwear vengono interpretati, e non semplicemente indossati, dalle tre top model Malgosia Bela, Liu Wen e Cara Delevingne.
La femminilità adulta, carismatica e consapevole di Malgosia Bela, l’eleganza armoniosa e “zen” di Liu Wen, la prima modella cinese che ha scalato le classifiche internazionali delle super model più richieste, il magnetismo giovane e ribelle di Cara Delevingne: le creazioni La Perla diventano lo strumento con cui queste donne esprimono il rapporto con il proprio corpo, la seduzione, la bellezza.
In sintonia con la nuova strategia di rilancio, La Perla propone una gamma di capi esclusivi per la ricerca dei dettagli e la preziosità delle lavorazioni che sono espressione dell’eccellenza “Made in Italy”. Bustier con il “know how” del corpo che da sempre contraddistingue la cifra stilistica La Perla, reggiseni preziosi come gioielli da indossare anche “en plein air”, costumi e bikini che esibiscono la stessa delicata sensualità dei capi di lingerie.
Lo shooting è stato realizzato a Londra sotto la guida della stylist Ludivine Poiblanc.
