giovedì 30 maggio 2013

Max Mara / Resort 2014


Anche Max Mara, nella sua collezione Resort 2014, propone abiti dalle forme morbide, dove le ampiezze non permettono di disegnare la silhouette del corpo. 
Colori forti dal blu al verde, dal rosa al rosso corallo. Abiti che esprimono l'energia e la dinamicità di una donna urbana che con passo deciso corre da un impegno all'altro della giornata.











mercoledì 29 maggio 2013

Gucci / Resort 2014


La collezione Resort di Gucci presentata dalla neo mamma Frida Giannini è caratterizzata dalla luce: lurex oro e argento in svariate sfumature fino ad arrivare al metalizzato. Linee morbide, ampie tuniche,  kimoni, cappotti di cashmere legati come camicie da notte sono le caratteristiche principali dove la protagonista è una donna sicuramente più rilassata, quasi sportiva, senza rinunciare al particolare e al lusso, segni distintivida sempre della maison Gucci.


























All'asta il primo abito da sposa di Elizabeth Taylor

Leggo stasera nelll'edizione francese online di Vogue che il prossimo 26 Giugno a Londra presso la nota casa d'aste Christie's verrà messo in vendita l'abito di nozze indossato da Elizabeth Taylor per il suo primo matrimonio con il miliardario Conrad Hilton Junior . 

Era il 6 giugno 1950, e l'attrice aveva solo 18 anni e tra i 700 invitati parteciparono anche gli attori Gene Kelly et Fred Astair. L'abito era firmato dalla stilista, vincitrice di due Oscar, Helen Rose che nel 1956 firmerà anche l'abito di nozze di Grace Kelly con il Principe Ranieri di Monaco. L'abito in satin di colore avorio, ricamato con perle è stimato fra le 30.000 e le 50.000 sterline.



martedì 28 maggio 2013

Kris Van Assche


Kris Van Assche on THE QUEEN STORE

Arrivato a Parigi da Anversa, sua città natale, nel 1998, Kris diventò subito assistente di Hedi Slimane alla maison Yves Saint Laurent. Braccio destro, a Dior Homme dal 2000, di Slimane, uno che ha rivoluzionato la moda maschile francese, si allontanò dal gruppo quattro anni più tardi per dar vita alla sua linea maschile (nel 2008 prima sfilata anche di quella femminile). Nel frattempo, nell'ottobre 2007, è stato nominato direttore artistico di Dior Homme. Succedere al "maestro" Slimane, una bella sfida.
Per i vestiti Kris Van Assche, lo stilista ha spesso in testa amici e amiche, che potrebbero indossare ognuno di quei capi: «Fortunatamente ho amici di tipo diverso, più o meno stravaganti, più o meno classici. Giovani e non più giovani». La sua moda è minimalista, ma anche romantica e nostalgica. Qualcuno dice anche che tende a femminizzare i capi per uomini e a maschilizzare quelli per donne. Ma l'osservazione lo fa arrabbiare: «Già Marlene Dietrich dimostrò che non c'è donna più femminile di quella che indossa giacca e cravatta. Queste discussioni sono inutili».
I viaggi, quelli sì, lo ispirano. Uno a Buenos Aires, nel 2001, da solo per tre settimane, lo segnò in modo particolare: «Adoro l'Argentina. Lì la gente, quando cammina per strada, ti guarda in faccia. Qui a Parigi, invece, si guardano le punte dei piedi. Mi piace lo sguardo orgoglioso degli argentini: li rende più belli». Kris è belga fiammingo. E fa parte di quella vague di stilisti in arrivo da Anversa e dintorni o dai Paesi Bassi che hanno preso le redini della moda maschile a Parigi negli ultimi anni (vedi Lucas Ossendrijver per Lanvin e Paul Helbers per Louis Vuitton). Dei belgi ha anche il pudore, l'umiltà. «Forse un aspetto tipico di noi creatori belgi è un certo senso della realtà, la ricerca costante di un equilibrio fra la nostra fantasia e quello che si può realmente indossare. (Il Sole 24 ore)
 









Kris Van Assche on THE QUEEN STORE