giovedì 29 marzo 2012

Buongiorno Pelle! by Be Chic

Latte Corpo Rigenerante 200 ml.
Una fragranza frizzante e dinamica. Un vero concentrato di natura ed energia.
Un latte per il corpo morbido e fresco che, oltre a risvegliare la pelle, rigenera i sensi e solleva l’umore.
Si assorbe rapidamente per essere pronta in 5 minuti. Con estratto tonificante di Caffè Verde.
L'estratto di Caffè Verde dalle proprietà tonificanti ed energizzanti.


Abercrombie & Fitch: lotta, muscoli e baci gay

Gotye - Somebody That I Used To Know (feat. Kimbra)


domenica 25 marzo 2012

Elvive Crystal Gloss

Chi ha i capelli fini lo sa: sono molto delicati, poco resistenti e consistenti, e il volume sembra un’impresa impossibile. Diventa necessario, quindi, usare un prodotto delicato che non li sovraccarichi facendoli poi risultare più piatti e opachi. L’obiettivo lucentezza si raggiunge riparando la cuticola che avvolge il capello: deve essere sempre liscia e in buono stato per riflettere la luce, proprio come uno specchio.
È questa la missione della nuova gamma Elvive Crystal Gloss by L'Oréal Paris composta da shampoo, balsamo ed elisir istantaneo. Mentre la texture gel di Elvive Crystal Gloss Shampoo, arricchita di microcristalli ( il glitter è visibile, lo shampoo sembra essere davvero un concentrato di polvere d'oro)
, senza siliconi, trasforma istantaneamente i capelli con un effetto seta, la texture rosa di Elvive Crystal Gloss Balsamo li districa perfettamente. Il soffice gel di Elisir Istantaneo, invece, agisce come un gloss, penetrando istantaneamente. Infine, il delicato tocco profumato - che rende speciale la vostra chioma - di muschio bianco, mela cotogna, lampone, uva sultanina, cedro e mirtillo, risulta dolce e goloso.
Il segreto è tutto in una speciale associazione di tre ingredienti chiave: il derivato di proteina, conosciuto per le sue proprietà nutritive, unito alla perla e ai microcristalli che migliorano il riflesso della luce del capello con un delicato bagliore cristallino.
Il risultato? I capelli rovinati diventano più regolari e uniformi, più lisci. La superficie del capello cattura e riflette meglio la luce, per una ritrovata brillantezza.
(da vogue.it)

Pochette in Pitone by Sergio Rossi

Pochette in 3 misure (piccola, media, grande) in pitone colorato con dettagli in ottone. Prezzo non pervenuto.

"Fai bei sogni" di Massimo Gramellini

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

L'Odyssée de Cartier


Arisa - La notte

sabato 24 marzo 2012

AnnaSophia Robb è la giovane Carrie in The Carrie Diaries

La prima foto ufficiale di AnnaSophia Robb nei panni della  scrittrice Carrie Bradshaw da giovane in The Carrie Diaries.

(da Vanity Fair)

Crisi Economica? Quale crisi economica? Nel 2008 tutti ce lo chiedevamo

In questi giorni non si legge altro che delle riforma del Lavoro by Ministro Fornero. Ne leggiamo talmente tanto che ormai siamo alla nausea. Siamo nauseati dalla fine del 2008 quando dalla sera alla mattina ci siamo trovati nella cosiddetta Crisi Economica.
Crisi Economica? Quale crisi economica? Nel 2008 tutti ce lo chiedevamo. Fino al giorno prima tutto sembrava andar bene, e il giorno dopo le banche erano senza un quattrino! Arrivati a Dicembre 2011 con un numero infinito di problemi... e alcuni ci sono arrivati senza un lavoro e indebitati fino al collo, ci siamo ritrovati al Governo Monti. In tanti hanno sperato. In tanti hanno creduto. Siamo alla svolta! Poche settimane, pochi mesi al massimo e tutto si aggiusta! Dopo tre anni di agonia finalmente vedremo la luce in fondo al tunnel!

Eh?!? Le tasse sono aumentate, l'Irpef è schizzata alle stelle, le buste paga sono diminuite, le aziende sono sempre più indebitate, i disoccupati aumentano, il debito pubblico non è calato, l'iva è salita di un gradino e si appresta a salirne un altro, la banzina è diventata cosa da ricchi, i consumi sono crollati, ed è nata l'Imu...
Grazie Fornero, mancavi solo tu che andavi a tutelare i licenziamenti e non più i lavoratori!
Grazie Fornero, che ora con la scusa dei motivi economici le aziende potranno tranquillamente licenziare e riaprire nei paesi dell'Est...
Grazie Fornero, che ora con la scusa dei motivi economici le aziende potranno tranquillamente licenziare e riassumere in nero.

Ah, e mentre la maggior parte delle persone non sanno più che fare, voi siete sempre lì e per i vostri colleghi Deputati e Senatori nulla è cambiato.

Presidente del Consiglio con delega all'Economia e finanze: Mario Monti.
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Antonio Catricalà
Ministri senza portafoglio: Enzo Moavero Milanesi (Affari Europei), Piero Gnudi (Turismo e Sport), Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento), Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale). 
Interni: Anna Maria Cancellieri Beni culturali: Lorenzo Ornaghi   
Esteri: Giulio Terzi di Santagata
Istruzione: Francesco Profumo
Salute: Renato Balduzzi
Sviluppo economico: Corrado Passera  
Giustizia: Paola Severino Ambiente: Corrado Clini
Difesa: Giampaolo Di Paola
Welfare con delega alle Pari Opportunità: Elsa Fornero  
Politiche Agricole e forestali: Mario Catania


Chanel alla conquista del Giappone

 Karl Lagerfeld celebra la giacca Chanel in un libro fotografico che è stato presentato in anteprima mondiale a Tokyo con un evento esclusivo a cui hanno partecipato ospiti vip tra cui la splendida Sarah Jessica Parker.


Intramontabile e classica ma sempre contemporanea, la “little black jacket” di Chanel è un capo che, dalla sua nascita nel 1954, non manca mai in una collezione della maison.

Il libro “The Little Black Jacket: Chanel’s classic revisited by Karl Lagerfeld and Carine Roitfeld” omaggia l’iconico capo attraverso un viaggio di cento foto scattatate dal designer tedesco e selezionate con l’ex direttore di Vogue Paris.
(testo da luxgallery.it)



(foto da chanel.com)

sabato 17 marzo 2012

CHANEL: The Secrets of the Little Black Jacket

Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori

Ferme restando l'esperibilità delle procedure previste dall'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, il giudice con la sentenza con cui dichiara inefficace il licenziamento ai sensi dell'articolo 2 della predetta legge o annulla il licenziamento intimato senza giusta causa o giustificato motivo, ovvero ne dichiara la nullità a norma della legge stessa, ordina al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo nel quale ha avuto luogo il licenziamento occupa alle sue dipendenze più di quindici prestatori di lavoro o più di cinque se trattasi di imprenditore agricolo, di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro. Tali disposizioni si applicano altresì ai datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, che nell'ambito dello stesso comune occupano più di quindici dipendenti ed alle imprese agricole che nel medesimo ambito territoriale occupano più di cinque dipendenti, anche se ciascuna unità produttiva, singolarmente considerata, non raggiunge tali limiti, e in ogni caso al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che occupa alle sue dipendenze più di sessanta prestatori di lavoro.
Ai fini del computo del numero dei prestatori di lavoro di cui primo comma si tiene conto anche dei lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro, dei lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato parziale, per la quota di orario effettivamente svolto, tenendo conto, a tale proposito, che il computo delle unità lavorative fa riferimento all'orario previsto dalla contrattazione collettiva del settore. Non si computano il coniuge ed i parenti del datore di lavoro entro il secondo grado in linea diretta e in linea collaterale.
Il computo dei limiti occupazionali di cui al secondo comma non incide su norme o istituti che prevedono agevolazioni finanziarie o creditizie.
Il giudice con la sentenza di cui al primo comma condanna il datore di lavoro al risarcimento del danno subito dal lavoratore per il licenziamento di cui sia stata accertata l'inefficacia o l'invalidità stabilendo un'indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello dell'effettiva reintegrazione e al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali dal momento del licenziamento al momento dell'effettiva reintegrazione; in ogni caso la misura del risarcimento non potrà essere inferiore a cinque mensilità di retribuzione globale di fatto.
Fermo restando il diritto al risarcimento del danno così come previsto al quarto comma, al prestatore di lavoro è data la facoltà di chiedere al datore di lavoro in sostituzione della reintegrazione nel posto di lavoro, un'indennità pari a quindici mensilità di retribuzione globale di fatto. Qualora il lavoratore entro trenta giorni dal ricevimento dell'invito del datore di lavoro non abbia ripreso il servizio, né abbia richiesto entro trenta giorni dalla comunicazione del deposito della sentenza il pagamento dell'indennità di cui al presente comma, il rapporto di lavoro si intende risolto allo spirare dei termini predetti.
La sentenza pronunciata nel giudizio di cui al primo comma è provvisoriamente esecutiva.
Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'articolo 22, su istanza congiunta del lavoratore e del sindacato cui questi aderisce o conferisca mandato, il giudice, in ogni stato e grado del giudizio di merito, può disporre con ordinanza, quando ritenga irrilevanti o insufficienti gli elementi di prova forniti dal datore di lavoro, la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro.
L'ordinanza di cui al comma precedente può essere impugnata con reclamo immediato al giudice medesimo che l'ha pronunciata. Si applicano le disposizioni dell'articolo 178, terzo, quarto, quinto e sesto comma del codice di procedura civile.
L'ordinanza può essere revocata con la sentenza che decide la causa.
Nell'ipotesi di licenziamento dei lavoratori di cui all'articolo 22, il datore di lavoro che non ottempera alla sentenza di cui al primo comma ovvero all'ordinanza di cui al quarto comma, non impugnata o confermata dal giudice che l'ha pronunciata, è tenuto anche, per ogni giorno di ritardo, al pagamento a favore del Fondo adeguamento pensioni di una somma pari all'importo della retribuzione dovuta al lavoratore.

Spudorati di Mario Giordano


Gli stipendi dei parlamentari non sono stati tagliati. I vitalizi non sono stati aboliti. Le province restano al loro posto. E il Parlamento italiano continua a essere il più costoso del mondo. Se si dovesse fare un bilancio di questi mesi di lotta alla casta, verrebbe voglia di portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento: la riduzione dei costi della politica è uno scherzo, una burla, al massimo un annuncio per l’ora dei tg. Roba buona per continuare a riempirsi la bocca, e magari il portafoglio. Il risultato infatti è sotto gli occhi di tutti: loro continuano ad avere le tasche piene. E gli italiani invece ne hanno piene le tasche.
In effetti: quando viene annunciato un aumento delle tasse, non fai in tempo a leggerlo che già lo stai pagando. Quando invece si tratta di tagliare le spese del Palazzo, si scrivono mille articoli, si leggono mille proposte, si sentono mille promesse. Poi non succede mai nulla. Anche il premier Mario Monti appena salito a Palazzo Chigi aveva promesso: «Taglieremo i privilegi». Ma, al di là di tante chiacchiere, che cosa è stato tagliato davvero?
Gli stipendi dei parlamentari non si toccano. Hanno creato una commissione (la commissione Giovannini) che ha studiato 4 mesi, poi ha elaborato alcune astruse formule algebriche e ha gettato la spugna. Le province non solo restano al loro posto, c’è qualcuno che vuole costituirne una nuova, come la provincia di Gela (la motivazione: «Si trova al centro della direttrice New York-Bombay». Ma certo, non lo sapevate? New York-Gela-Bombay: è un classico).
E i partiti? La legge sui «rimborsi elettorali » non si cambia. Nel 2010 il Pd ha speso 14 milioni e ne ha incassati 51, il Pdl ne ha spesi 20 e ne ha incassati 53. La Lega ne ha spesi 8 e ne ha incassati 22. Alla faccia dei «rimborsi»: grazie a quel meccanismo perverso (e intoccabile) i partiti sono fra i pochi in Italia a non avere problemi di soldi. Ne hanno così tanti che a volte finiscono nelle ville dei tesorieri o magari in Tanzania.
Vogliamo parlare delle pensioni? Nel dicembre 2011, subito dopo avere votato per alzare l’età pensionabile degli italiani a 66 anni, il senatore della Lega Luciano Dussin è andato in pensione a 52 anni. Pensione parlamentare, è ovvio. Sul tema del vitalizio nessuno lascia, qualcuno raddoppia: ci sono 200 superprivilegiati che di vitalizi ne prendono addirittura due, uno da ex parlamentare e uno da ex consigliere regionale. Fra di loro: l’ex leader del movimento studentesco Mario Capanna, il banchiere Giuseppe Guzzetti, Antonio Bassolino, Nicola Mancino, l’ex craxiano Paris Dell’Unto, Ortensio Zecchino, Elio Veltri
E pensare che quello delle pensioni dei parlamentari è l’unico settore in cui un risultato l’abbiamo raggiunto: ricordate l’onorevole Giuseppe Gambale andato in pensione a 42 anni? O Alfonso Pecoraro Scanio a 49? O Vittorio Sgarbi a 54? Ebbene, non è più possibile: ora i parlamentari dovranno aspettare i 60 anni. Evviva. Ma questo sarebbe il grande rigore? Lo slancio di sobrietà? Il sacrificio esemplare? Portare le pensioni dei parlamentari a 60 anni mentre si portano quelle degli italiani a 66? Ah, dimenticavo: i parlamentari sono anche passati dal più vantaggioso retributivo al contributivo. Gli italiani lo avevano fatto 17 anni fa. E, a differenza degli onorevoli, senza possibilità di presentare ricorso.
Anche le spese del Palazzo, alla faccia dei tagli, continuano a crescere. Ridurle? Non se ne parla. Mentre gli italiani arrancavano con la crisi, gli stipendi dei dipendenti di Palazzo Chigi crescevano allegramente: +15,2 per cento nel 2011. Uno stenografo del Senato può arrivare a guadagnare 259 mila euro (più del presidente della Repubblica). Nei consigli regionali ci sono ben 75 monogruppi, cioè gruppi formati da una persona sola (nel Lazio su 15 gruppi ce ne sono 8 mono, in Piemonte sono 7 su 13, nelle Marche 9 su 15). Da todos caballeros a todos presidentes: così le indennità sono più alte, con segretarie, auto blu e benefit.
Eliminare gli sprechi? Ma quando mai. La Provincia di Palermo paga 43 ore di straordinario agli spalatori di neve per il mese di luglio. Spalatori di neve? A luglio? A Palermo? In straordinario? Mah. La Regione Veneto finanzia il gemellaggio culturale con le isole Figi e il viaggio della confraternita del baccalà alla vicentina nelle isole Lofoten; la Valle d’Aosta il viaggio del diving center di Nus al lago Titicaca in Bolivia. La Provincia di Prato spende 61 mila euro per una ricerca sui pipistrelli, quella di Treviso 21.600 per studiare le anguille, la Lombardia 75 mila per osservare gli scoiattoli. Un finanziamento non si nega a nessuno, dalla Fiera della Possenta di Ceresara a Centoquaranta la banda che canta, dal concorso Crea un abito per Sant’Omobone Terme al libro La strada dell’asparago bianco di Cimaldolmo.
La tassazione ha raggiunto il livello record. In compenso si continuano a buttare i soldi dei contribuenti con generosità: nel settembre 2011 la Regione Umbria fa un contratto a tre consulenti per il monitoraggio genetico della popolazione del lupo. E il Comune di Perugia ingaggia 13 persone per leggere i numeri civici delle vie… La Sardegna ha assoldato l’esperto in zone umide, la Sicilia l’esperto in rane verdi. A Palermo e dintorni, pur avendo il record di dipendenti pubblici, sono specialisti nell’assumere consulenti stravaganti: da quello in sicilianità a quello in «rilevanza sociale dello sport», da quello in germoplasma a quello «in bande musicali e pro loco» (che farà mai? Consulenza sulla lucidatura del trombone?). E, dopo avere speso tutti questi soldi in esperti, sapete la Regione Siciliana che fa? Riduce le spese? Macché: assume un esperto per studiare come ridurre le spese…
So che a questo punto molti si chiederanno: perché scrivere (e leggere) un altro libro che fa venire il mal di fegato? Ma la risposta è semplice. Mal di fegato dopo mal di fegato, qualche piccolo risultato lo abbiamo ottenuto. Nel libro si racconta quale. Ma è ancora troppo poco. Ancora troppe persone sguazzano nei privilegi. Ancora troppe persone fingono di fare riforme solo per riderci in faccia e prendersi gioco di noi. Dobbiamo smascherarli, questi spudorati. Perché se noi smettiamo di batterci vincono loro. E non possiamo permettercelo.
(Di Mario Giordano)

martedì 13 marzo 2012

Smettila di passare del tempo con le persone sbagliate

La vita è troppo corta per trascorrere del tempo con persone con cui non sei felice. Se qualcuno ti vuole nella sua vita, deve creare lo spazio per te. E tu non dovresti avere bisogno di lottare per averlo. Non insistere mai con qualcuno che dimostra di non apprezzare il tuo valore. E ricordati che gli amici migliori non sono quelli che ti stanno vicino quando le cose ti vanno bene, ma sono quelli che ti stanno a fianco anche quando le cose si mettono al peggio.

lunedì 12 marzo 2012

Diptyque Paris

Fondata nel 1961 da Desmond Knox - Leet, Christiane Gautrot e Yves Coueslant, Diptyque importa e fa conoscere a Parigi la maggior parte delle grandi marche inglesi di profumeria. La maison diffonde anche tappezzerie e tessuti disegnati dai fondatori, sempre attivi nella ricerca di una visione di grande sintesi tra motivi olfattivi e visivi di ogni latitudine e ogni epoca, per proposte sofisticate ed essenziali per la casa e la persona.
Nel 1963 la prima candela profumata, nel 1968 la prima eau de toilette. La vasta gamma di candele rappresenta un mito nell'arredo olfattivo, ed è completata da vaporizzatori ed essenze da diffondere.
Le eau de toilette, originali, innovative ed essenziali allo stesso tempo, riportano impressioni di viaggi, nel vicino Oriente, che si trasformano in profumi. E poi saponi profumati ed il raro e raffinato vinaigre de toilette.
Si inseriscono elegantemente negli ambienti più sofisticati; l'immagine della candela Diptyque è estremamente attuale poiché di grande essenzialità: un semplice bicchiere di vetro nobilitato dalla stampa in nero su bianco, con la profumazione trascritta ad arte nell'ormai classica cornice ovale.
Oggi è universalmente conosciuta come una prestigiosa Maison parigina di Boulevard St. Germain nota soprattutto per l'infinita varietà di ottime candele profumate, la singolarità di alcune eau de toilette, dagli accordi inusuali ed avvolgenti dal nome orientaleggiante, e da alcuni interessanti prodotti di cosmesi.

Vi segnalo la Crema Corpo Philosykos.
Una Crema Corpo molto profumata (la concentrazione è del 2%, a differenza della maggior parte dei prodotti la cui concentrazione è 0.5%). Utilizzandola verrà amplificata la tenuta della relativa Eau de toilette. Albero di fico in tutta la sua gloria: la freschezza delle foglie di fico, il frutto verde, la linfa leggermente lattiginosa e la corteccia. Un tocco di cedro bianco dà una profondità ancora più solare. Ricca di glicerina, mantiene l'idratazione della pelle ed è priva di coloranti. Composizione: foglie dell'albero di fico, legno, cedro bianco.

Candela Tubèreuse.

Un intenso, penetrante e inebriante profumo con una forte connotazione di sensualità. La tuberosa è un fiore di origine messicana tra i più costosi ingredienti utilizzata in profumeria.

(da internet)

All By Myself by Eric Carmen

domenica 11 marzo 2012

Louis Vuitton - Marc Jacobs Exhibition Vernissage Party

Elsa Martinelli


Elsa Martinelli, pseudonimo di Elsa Tia (Grosseto, 30 gennaio 1935), è un'attrice cinematografica italiana. Scoperta dallo stilista Roberto Capucci, venne da lui lanciata nel mondo della moda, divenendo un'indossatrice e fotomodella conosciuta. Negli anni cinquanta arriva anche il cinema, in particolare con il film western Il cacciatore di indiani accanto a Kirk Douglas, che la scelse personalmente dopo aver visto una sua foto su una rivista americana. Viene scoperta dopo poco anche dalla critica, vincendo l'Orso d'Argento per la migliore attrice al Festival di Berlino nel 1956 grazie all'interpretazione nel film Donatella di Mario Monicelli. Ha lavorato con molti registi importanti dall'Italia, alla Francia, agli Stati Uniti, come Orson Welles o Howard Hawks, ed accanto a grandi attori come Marcello Mastroianni o John Wayne o Robert Mitchum. È infatti una delle poche attrici italiane che hanno lavorato con successo anche a Hollywood. Dal 1970 ha iniziato a diradare l'attività cinematografica, dedicandosi alla televisione, soprattutto a miniserie e telefilm in Italia. Nel 1971 ha presentato il Festival di Sanremo accanto a Carlo Giuffrè. Viene ironicamente citata nel brano Jet Set da Rino Gaetano, nel suo ultimo LP (1980). Nel 1995 la casa editrice Rusconi ha pubblicato la sua autobiografia "Sono come sono. Dalla dolce vita e ritorno". 
(da Wikipedia)